Nati nel 1988, per volontà di un gruppo di cittadini attivi in diverse realtà culturali e professionali, nel 2013 gli Amici dei Musei Pavesi si sono dati un nuovo Statuto, per poter operare quale Associazione di Promozione Sociale, e la nuova denominazione di “Amici dei Musei e Monumenti Pavesi”. Nel giugno 2019 lo Statuto è stato adeguato alla normativa prevista dal D.L. 117/2017 (codice Terzo Settore) e dalla circolare del Ministero del Lavoro n. 20 del 27 /12/2018 e successive modifiche.
Affiliata sin dalla fondazione alla FIDAM (Federazione Italiana Amici dei Musei), l’Associazione, che ha la propria sede legale presso i Musei Civici di Pavia, viale XI Febbraio 35, ha visto gradualmente crescere i propri iscritti sino a d avere nel 2019 188 soci e nel 2020 168 (calo che trova una spiegazione nella pandemia in corso).
L’Associazione si finanzia con le quote annuali, con i contributi dei soci, con la partecipazione a bandi per il cofinaziamento di specifici progetti (cofinanziamento da parte della Fondazione Cariplo dell’iniziativa Uno:Uno, per la quale si veda infra; progetto PIC 2020, relativo a Il Parco dello Splendore. Pavia, Certosa e Belgioioso sui cammini. Conoscenza, identità e scoperta di luoghi noti e inediti). Ha ottenuto contributi da banche o privati e partecipa dal 2016 al 5×1000. Ha un sito istituzionale e una pagina facebook.
La finalità (art. 3 dello Statuto) dell’Associazione, indipendente e senza fini di lucro, è la “promozione della cultura cittadina e locale e la conoscenza della storia della città attraverso la conservazione, la valorizzazione e l’accrescimento del patrimonio artistico, archeologico, scientifico, naturalistico e storico” dei nostri Musei come della città stessa, vera e propria ‘città-museo’. Opera quindi per sensibilizzare la cittadinanza ai problemi dei Musei e favorire forme di volontariato presso di essi; promuovere pubblicazioni, conferenze e visite guidate per conoscere il patrimonio artistico, storico, culturale cittadino; fornire mezzi idonei per la salvaguardia e il restauro dei beni esistenti, favorire donazioni e lasciti ai Musei.
ATTIVITA’ CULTURALE
L’Associazione propone attività rivolte alla cittadinanza e ai soli soci.
A tutti sono rivolti sia gli ormai tradizionali Percorsi in Pavia antica che, nel corso degli anni, hanno esplorato la città nei suoi diversi aspetti; sia conferenze su argomenti di arte che dal 2014, con cadenza mensile, danno vita presso i Musei civici, al ciclo Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, ciclo divenuto una realtà consolidata nell’offerta culturale pavese. Il format permette ai visitatori di “scoprire”, in un rapporto “a tu per tu”, opere presenti nelle collezioni museali, grazie a una fruizione singola e ravvicinata dell’opera scelta, e all’approfondimento, specialistico ma fruibile da tutti, fornito da esperti, studiosi, storici dell’arte; dal 2017 alla versione ‘per adulti’ si affianca la versione kids, riservata ai bambini dai 6 ai 12 anni, che, mantenendo la formula “a tu per tu”, li porta alla scoperta di un’opera attraverso visite guidate e attività creative con un approccio laboratoriale e ludico. Per i soli associati sono organizzate escursioni per visitare, con guide esperte e specializzate, musei, città d’arte, mostre, complessi monumentali poco noti. Nel 2020, per la difficoltà di compiere escursioni, ha organizzato un corso di lezioni di storia dell’arte on line su Il medioevo lombardo.
L’Associazione ha inoltre promosso o sostenuto vari progetti editoriali. Ricordiamo nel 1995 la pubblicazione dello studio, La Basilica di San Teodoro in Pavia. Tra arte e Storia, per sostenere il restauro degli affreschi (v. infra); nel 1999, per il VI centenario della Certosa, la realizzazione di un CD dei corali conservati nel museo locale con un finanziamento UE; nel 2000, con un finanziamento della Regione Lombardia uno studio sulla ceramica lombarda postmedievale e rinascimentale pubblicato, a cura di Sergio Nepoti, in Archeologia urbana a Pavia, 2. Ha poi contribuito al finanziamento di “Museo in Rivista”, pubblicazione annuale dei Musei civici e nel 2018 ha finanziato l’opuscolo di Luisa Erba sull’affresco settecentesco della Madonna Certosina, restaurato da Italia Nostra.
RESTAURI E ALTRI INTERVENTI
L’Associazione ha realizzato negli anni vari restauri per i Musei civici. Tra i più recenti: due grandi quadri dell’‘800, la Melanconia di Costantino Borsa e il Cristoforo Colombo di Paolo Barbotti, il trittico ligneo dell’Incoronazione della Vergine (XIV secolo), la Pietà del Maestro di Andriola de Barrachis (fine del XV secolo); nel 2018 ha contribuito all’allestimento della sala dedicata a Pavia e la Grande Guerra, e della Sala del collezionista, intitolata al fondatore della Pinacoteca, Luigi Malaspina. Nel 2020 ha partecipato con un cospicuo finanziamento (10.000 €) al riallestimento della Sala del modello ligneo del Duomo (XV-XVI secolo), già oggetto nel 2012 di un suo intervento di restauro.
Durante la mostra su I Longobardi nel 2017 e nel 2018 ha finanziato l’apertura al pubblico della cripta di Sant’Eusebio di piazza Leonardo da Vinci, parte integrante dei Musei civici;l’ ha sostenuto come “Luogo del cuore” nel recente censimento (maggio-dicembre 2020), patrocinato dal FAI, dando vita al comitato “Per la cripta di Sant’Eusebio”, costituito da varie associazioni e rappresentanti della cultura, locale e non, ottenendo un lusinghiero successo come terzo ‘luogo’ più votato della Lombardia.
Ha inoltre contribuito o totalmente finanziato restauri in chiese e monumenti cittadini. Ha operato nella basiliche di San Teodoro, di San Michele, del SS. Salvatore, e nella chiesa del Carmine. Ha collaborato nel 2016 al restauro del monumento ai Caduti della Grande Guerra nel Cimitero monumentale e nel 2018 ha restaurato il San Siro benedicente, terracotta smaltata di Angelo Grilli posta in via Ferrini.
Nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria (marzo-aprile scorsi), l’Associazione ha manifestato la propria vicinanza al personale del San Matteo di Pavia consegnando all’ospedale 70.000 guanti sanitari (per la somma di 5000€).
PARTECIPAZIONE AL PROGETTO “Le reazioni avverse al cibo e al contatto in epoca pre-e post-Covid”.
L’Associazione aderisce al progetto nella convinzione che nella storia dell’arte e della cultura figurativa in generale la rappresentazione del cibo, sia come materia prima sia nelle fasi di preparazione, presentazione e assunzione, è un soggetto largamente presente e può offrire esemplificazioni, che potranno trovarsi nelle collezioni degli stessi Musei civici pavesi, di sicuro interesse per gli obiettivi del progetto.