Diagnosi di celiachia al tuo bimbo

Diagnosi di celiachia al tuo bimbo.

Che fare con diagnosi di celiachia al tuo bimbo. Scoprire di essere affetti da celiachia può avere riscontri differenti a seconda delle fasce d’età nelle quali viene effettuata la diagnosi. Non in tutte le fasi dello sviluppo della persona le reazioni, le problematiche e le consapevolezze sono le stesse.

Partendo dal presupposto di una diagnosi effettuata su un bambino di pochi anni gestire il problema potrebbe da un lato risultare più semplice rispetto ad una scoperta in età adolescenziale.

I motivi a favore di questa tesi sono principalmente legati all’abitudinarietà della persona. Il bambino piccolo infatti deve ancora formarsi e crearsi delle proprie abitudini ed inoltre, soprattutto se la diagnosi viene effettuata entro il terzo anno d’età, i ricordi legati all’alimentazione con glutine saranno pressoché nulli, quindi anche cambiando alimentazione non si renderà conto di eventuali differenze nei sapori e nelle consistenze dei cibi privi di glutine.

Soprattutto in casa l’approccio però dovrebbe essere di apertura da parte dei familiari, non far sentire il bambino “diverso” con un piatto di pasta a sé, pane confezionato mentre al centro della tavola c’è un cestino dal quale tutti possono attingere tranne lui, o dolci esclusivi e industriali rispetto a quelli da pasticceria o fatti in casa consumati da genitori e fratelli.

Il primo passo infatti per non far sentire la problematica al piccolo sarà quella di non creare diversità in ambiente domestico. Almeno quando si è tutti a tavola assieme sarebbe bello evitare di preparare un menù apposta per lui. Se il bambino mangia glutine sta male, se i familiari sani mangiano alimenti senza glutine non hanno problemi e non significa che debbano mangiare male.

Questo non preclude l’assunzione di glutine da parte della famiglia, ma che almeno quelle volte nelle quali si è a tavola tutti assieme mangiare lo stesso piatto di pasta o, piuttosto che mettere un cestino di pane a centro tavola e quello gluten free solo al bambino, posizionare il lievitato nella postazione di ogni commensale in modo da non lasciare il “cestino della tentazione e delle differenze” li in bella mostra.

Sarebbe come mettere un cartello con il volto del bambino con il volto sbarrato e la scritta “io non lo posso mangiare”.

Diagnosi di celiachia al tuo bimbo

Le differenze ci saranno perché si sa, a scuola il bambino avrà il suo menù e dovrà imparare che non potrà mangiare il cibo degli altri, ma, se istruito da piccolo farà molta meno fatica di un adulto ad abituarsi alla situazione.

I problemi più grossi riscontrabili saranno appunto nella socializzazione con gli altri, nelle festicciole a scuola ed in tutte quelle occasioni nelle quali alimenti con il glutine aleggiano nell’aria per allietare momenti di conoscenza e gioco di gruppo.

Il genitore del bambino celiaco dovrebbe premunirsi con merende e alimenti portati da casa o consegnati direttamente agli organizzatori della festa in modo che anche lui abbia a disposizione qualcosa da spizzicare come gli altri.

Importante è infatti anche mettere al corrente educatori ed insegnanti in merito alla celiachia ed alle regole da rispettare perché il bambino non incorra in spiacevoli sorprese legate ad assunzione di glutine o contaminazioni.

Ormai le problematiche legate alle intolleranze alimentari sono sempre più diffuse e di conseguenza anche l’attenzione verso le stesse è in aumento.

Una cosa però in assoluto fondamentale è quella di non mostrarsi mai dispiaciuti, negativi o, peggio ancora, compassionevoli perché il bambino, come ogni individuo, assorbe le tensioni e gli influssi che lo circondano.

Vedendo una mamma triste e che non accetta il problema, farà vivere male anche al piccolo il suo essere “speciale”.

Si, lo definisco “speciale” perché seppur sia un altro modo per definire qualcosa di “diverso” quest’ultimo termine ha una connotazione più negativa, mentre il primo, soprattutto in un bambino, potrà renderlo quasi orgoglioso, vivendo più serenamente la sua situazione di celiaco

1 Comment

  1. […] Per tutti però si tratta di una fase importante che chiude il lungo capitolo dei tre mesi di vacanza, durante i quali, come è normale che sia, spesso i ritmi vengono alterati soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione […]

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