Intolleranze primarie e secondarie

Celiachia, sintomi di una malattia da conoscere

Celiachia, sintomi di una malattia da conoscere

La malattia celiaca è una malattia immunomediata che comporta uno stato d’infiammazione dell’intestino tenue; può colpire tutti gli individui a qualsiasi età e deriva da una predisposizione genetica individuabile con test genetici su saliva, di poca invasività e quindi effettuabili anche su bambini.

Il termine celiaco deriva dal greco e significa addome-ventre in quanto da nell’antichità erano stati notati alcuni disturbi in persone che mangiavano grano.

La sintomatologia più classica è la diarrea associata ad astenia ed anemia nella forma cosiddetta tipica. Esistono altre forme di celiachia come l’atipica e la silente.

La reazione infiammatoria a livello dell’intestino tenue spesso assimilabile alla sindrome dell’intestino irritabile consegue all’introduzione del grano e simili come orzo e segale e di tutti i cereali della famiglia delle Triticeae; si manifesta con una reazione tissutale alla gliadina, che è una proteina del glutine contenuta nel grano.

Gli effetti sull’intestino causati dalla celiachia

La reazione infiammatoria comporta una riduzione progressiva dei villi intestinali (intestino tenue) fino alla completa atrofia. Attualmente l’unico rimedio è l’eliminazione del glutine dall’alimentazione.

Disturbi simili alla celiachia sono quelli legati ad una sensibilità al glutine, cosiddetti disturbi glutine-correlati come l’allergia al frumento e la sensibilità al glutine (gluten-sensitivity) ancora di difficile diagnosi.

Al momento  esistono dei protocolli diagnostici che possono esser applicati in presenza di una sintomatologia di gonfiore addominale in generale , spesso associata a diarrea e ad un malassorbimento intestinale.

La conseguenza del malassorbimento intestinale comporta alcune carenze vitaminiche e mineraliche, come la carenza delle  vitamine B9 (acido folico) e B12 e D e  calcio, alle quali si può ovviare assumendo degli integratori che le contengano, su consiglio medico.

Essendo una malattia di derivazione genetica i test genetici su saliva possono individuare precocemente il disturbo, soprattutto nei bambini. La malattia negli Stati Uniti è statisticamente presente in 1 caso su 105, ma pare essere in aumento nella popolazione mondiale.

Come si può sostituire il grano in una dieta senza glutine?

Soprattutto con riso, miglio, sorgo, teff, zizania, quinoa e amaranto, grano saraceno, ma anche con avena, se non contaminata da altri cereali.  Ricordo che anche farro e kamut contengono glutine.

Fortunatamente oggi esistono tanti negozianti che garantiscono un buon assortimento di svariati prodotti privi di glutine. Per chi ancora non lo conoscesse, mi sento di consigliare, per via della qualità con cui gestiscono questo progetto, una nuova catena di negozi al dettaglio per celiaci.

In alternativa alla dieta priva di glutine si possono assumere degli enzimi in grado di degradare i peptidi nel duodeno: questo ambito è oggetto di studio e ricerca nel mondo scientifico mondiale.

Per finire vorrei sottolineare che bisognerebbe approfondire la differenza immunologica tra intolleranze ed allergie. #isolaceliaca

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Search

+