Nel verde al Golf Club di Carimate
I grandi chef, Giancarlo Morelli, Alessandro Negrini con Michele Terreni, per la cena di gala di martedì 27 giugno nel Ristorante del Golf Club di Carimate, hanno potuto creare e presentare i loro piatti in un luogo affascinante che può raccontare una storia che inizia negli anni ’50.
Nel 1955 la baronessa Arnaboldi Cazzaniga, appartenente a una famiglia nobile che risiedeva nella zona dal ‘700, decise di vendere il parco e il suo castello a Carimate. Sulla grande estensione verde oltre a un quartiere residenziale, si diede spazio a un campo da golf di sessanta ettari: un percorso vario di 18 buche con tracciati di gioco agili e molto luminosi in un ambiente collinare, che solo nelle prime nove buche assume scoscendimenti un po’ più accentuati.
In posizione sopraelevata per abbracciare più verde che si può, è stata costruita La Club House dove è collocato anche il ristorante. La costruzione è stata progettata da due maestri del design made in Italy, Vico Magistretti e Guido Veneziani.
La costruzione a più volumi segue la differenza di quota del terreno e mitiga l’impatto ambientale di un edificio di grandi dimensioni. All’interno gli ambienti, ai piani superiori il bar, le sale ritrovo e per il gioco trovano, una naturale prosecuzione, al di là delle ampie vetrate, in lunghe terrazze.
I colori dominanti, all’interno come all’esterno, sono il bianco delle pareti e il rosso degli infissi perfettamente in sintonia con la classica sedia “Carimate”, seduta in paglia e struttura in legno dal colore vermiglio.
Di recente la Club House è stata ampliata e modernizzata dall’architetto Gregorio Caccia Dominioni, nell’ottica di rinnovamento che negli ultimi anni ha coinvolto l’intero Golf club. Il Ristorante si apre proprio su quella che in origine era la buca 1 alla quale Magistretti dedicò una particolare attenzione perché è qui che nacque la sedia “Carimate” prodotta da Cassina diventata ormai un classico del design italiano.
Attualmente è gestito dallo Chef Executive Michele Terreni insieme a Michela Nardin, Maitre Sommelier che offrono ai soci e ai loro ospiti una cucina varia e raffinata basata su piatti della tradizione italiana, con uno sguardo anche alle proposte internazionali, accompagnati da una pregiata carta dei vini.
Ambiente ideale per ospitare anche cerimonie e banchetti, si apre con le sue ampie vetrate sul tranquillo panorama verde offerto dalla buca 10. Nella zona snack e bar è possibile consumare anche piatti veloci, oppure ci si può rilassare godendosi la colazione e l’aperitivo in terrazza con gli amici.