alimentazione glutenfree

Celiachia e alimentazione glutenfree

Alimentazione glutenfree: una dieta solo per la celiachia

Celiachia e alimentazione glutenfree. Scriveva “l’uomo è ciò mangia”, in linea di massima condivido quest’affermazione, non sempre però coloro che adottano un’alimentazione gluten-free sono celiaci e nella pratica clinica mi capita sempre più spesso di incontrare persone confuse, che non hanno capito che la dieta senza glutine è una vera e propria terapia e non uno stile di vita.

C’è chi elimina il glutine per paura di diventare celiaco, c’è chi lo elimina perché pensa che così facendo perderà del peso e chi crede che questa particolare dieta utilizzi alimenti più salutari. Facendo un po’ di chiarezza, studi condotti su soggetti sani hanno dimostrato come un’alimentazione senza glutine non porti alcun vantaggio.

È stato dimostrato come si può andare incontro a carenze nutrizionali e come utilizzando questi prodotti ricchi di grassi, zuccheri e calorie si correrebbe un maggior rischio di sviluppare insulino-resistenza, obesità e sindrome metabolica. L’utilizzo non giustificato di prodotti senza glutine, inoltre, potrebbe ostacolare un’eventuale diagnosi di celiachia.

Ma il glutine e la celiachia cosa sono?

Il glutine, di per sé, ha uno scarso valore nutritivo. È un complesso proteico a basso valore biologico che si trova in alcuni cereali, tra cui il frumento, l’orzo, il farro, il kamut e l’avena. È in grado di conferire agli impasti una maggiore viscosità ed elasticità e può essere utilizzato anche come addensante e conservante.

La celiachia, invece, fu osservata per la prima volta nel I secolo d.C. da Areteo di Cappadocia, un medico greco che notò come gli individui affetti da questa patologia all’epoca sconosciuta fossero pallidi, perdessero peso ed avessero continue scariche diarroiche. La malattia rimase sconosciuta per secoli e soltanto negli anni ’50 del secolo scorso si capì il suo legame con il grano.

È un’enteropatia che si scatena, in soggetti geneticamente predisposti (positività per aplotipi HLA DQ2 e DQ8), in seguito all’ingestione di prodotti contenenti glutine e la si può considerare un’intolleranza permanente la cui sintomatologia può non essere evidente nell’immediato. In caso di contatto con il glutine, si assiste ad una vera e propria reazione immunitaria che causa lesioni della mucosa, appiattimento dei villi intestinali ed un conseguente malassorbimento delle sostanze nutritive.

Le manifestazioni cliniche sono molteplici. Nel bambino si possono riscontrare diarrea, vomito, dolori addominali, calo ponderale, arresto della crescita e addome globoso; nell’adolescente e nell’adulto, invece, alvo alterno, dolori addominali, afte ricorrenti nel cavo orale, anemia sideropenica cronica, menarca tardivo o infertilità, aborti ripetuti, menopausa precoce ed alopecia.

La celiachia, oggi, ha un’elevata prevalenza, un notevole impatto sulla popolazione generale e soltanto con una dieta gluten-free rigorosa e duratura nel tempo si potrà assistere alla remissione della sintomatologia, alla negativizzazione dei test sierologici ed alla normalizzazione della mucosa intestinale.

Le alternative per un’alimentazione gluten-free

Anche se è necessario vigilare costantemente per evitare eventuali contaminazioni, l’alimentazione senza glutine non deve per forza essere interpretata come la rinuncia ad uno dei piaceri della vita in quanto possono comunque essere preparate numerose ricette gustose.

Tra gli alimenti naturalmente privi di glutine troviamo il riso, il grano saraceno, l’amaranto, il teff, il mais e la quinoa (tutti rigorosamente in chicchi), i legumi, le uova, il latte ed i suoi derivati, tutti i tipi di carne, pesce, molluschi e crostacei freschi, surgelati o congelati (naturalmente è bene evitare quelli panati e quelli miscelati con ingredienti proibiti), verdura e frutta.

Per quanto riguarda i prodotti di origine industriale esistono delle normative che li regolamentano: per essere classificati come “gluten-free” devono avere un contenuto di glutine inferiore a 20 ppm (20mg/kg). Nel momento in cui si va a fare la spesa, un’ulteriore garanzia è data dal marchio Spiga Barrata, un simbolo registrato e di proprietà dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), che può essere concesso ai prodotti confezionati previo accertamento dell’idoneità.

 

 

2 Comments

  1. […] Più ancora che tutte le esperienze com­piute su animali simili all’uomo, i risultati sbalorditivi delle quali rientrano in un campo strettamente scientifico, si può citare come esempio il popolo americano. La popolazione degli americani infatti proviene da ceppi completamente diversi, eppure presenta attualmente delle caratteristiche somatiche uni­formi e ben definite. Ciò deriva, oltre che dal numero dei matrimoni misti, anche dalle stes­se abitudini di vita e di alimentazione. […]

  2. […] all’aumento delle diagnosi e dell’attenzione dai parte dei medici e dei pazienti sul tema della celiachia, sono sempre più i supermercati e i produttori che propongono alimenti pensati per chi è […]

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