I farmaci danno problemi agli intolleranti?
I farmaci possono dare problemi agli intolleranti? In tutte le preparazioni farmaceutiche e anche negli integratori sono presenti i principi attivi che sono volti a dare l’effetto desiderato e gli eccipienti.
Con il termine eccipiente si indica tutto ciò che nella preparazione, compresse, pillole, sciroppi, gocce, etc , non è il principio attivo, e non ha quindi ha un’attività farmacologica poiché non agisce direttamente sulla patologia che si vuole trattare o sulla necessità di integrazione alimentare. Spesso si tende a trascurarli e a giudicarli inerti cioè senza interazione né con la sostanza attiva né con l’organismo che li assume.
Gli eccipienti sono in realtà fondamentali per la qualità ed efficacia della preparazione in quanto determinano l’assorbimento, la distribuzione nell’organismo, la stabilità, la conservazione, la gradevolezza della somministrazione e molto altro.
Le case produttrici inseriscono infatti nel foglietto illustrativo “Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti” perché gli eccipienti sono molti e diversi ( coloranti , conservanti, etc.) e vogliono cautelarsi dalle reattività individuali.
Noi qui ci occuperemo solo di amido di frumento – glutine e lattosio che sono di interesse generale.
Ma prima un po’di terminologia dei principali tipi di prodotti per una maggiore comprensione.
– FARMACI da prescrizione: farmaci con obbligo di ricetta medica acquistabili solo in Farmacia. NON possono e NON DEVONO essere acquistati online perché non è garantita né la loro autenticità né la loro sicurezza. I siti che li vendono sono sicuramente illegali e veramente pericolosi.
– FARMACI Senza obbligo di prescrizione venduti in farmacia, parafarmacia, “corner” dei supermercati, online dai siti web delle farmacie autorizzate dal Ministero della Salute, suddivisi in:
- SOP: farmaci senz’obbligo di prescrizione medica dispensabili in farmacia su consiglio del farmacista: non sono esposti al pubblico e non possono essere pubblicizzati in nessun modo.
- OTC: farmaci da banco di vendita e pubblicità libera, esposti al pubblico e pubblicizzati.
Genericamente li chiamiamo “da banco o parafarmaci” ma sono FARMACI.
INTEGRATORI: Non sono farmaci ma alimenti, come tali sono normati e vengono notificati al Ministero. San. L’elenco è di oltre 1900 pagine!
I prodotti a base di piante officinali possono essere classificati come farmaci, integratori, presidi, alimenti e ne seguono le norme.
Il glutine
Può essere presente nei farmaci (tutti i tipi di farmaci, con o senza prescrizione) ma risulta innocuo anche per i pazienti celiaci, anche in terapia cronica. Infatti da molti anni la Farmacopea Ufficiale Italiana e poi anche la Farmacopea Europea * e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) hanno imposto limiti precisi alla quantità di amido di frumento presente come eccipiente. Il contenuto proteico totale massimo dell’amido è dello 0.3% e di conseguenza la quantità di glutine non è dannosa.
Per gli integratori e i prodotti erboristici non esistono invece norme specifiche che regolino il contenuto di glutine, né di lattosio. Di conseguenza il consumatore dovrebbe adottare precauzioni, verificando di volta in volta il contenuto di queste sostanze. La loro composizione può variare rapidamente ed è quindi opportuno verificarla sulla confezione in caso di acquisto ripetuto. Potrebbero essere rischiosi per il celiaco e problematici per gli intolleranti al glutine e il loro uso va valutato caso per caso.
L’ AiC pubblica ogni anno un prontuario che raccoglie prodotti idonei al consumo da parte dei soggetti celiaci, tra cui anche integratori alimentari.
La dicitura volontaria da parte del produttore “senza glutine” garantisce una presenza di glutine inferiore a 20 ppm parti per milione (NON deve contenere più di 20 mg/Kg ), concentrazione alla quale una persona affetta da celiachia non risente di alcun effetto indesiderato (Regolamento CE n. 41/2009). Riassumendo: per i farmaci la quantità di glutine è considerata innocua. Per gli integratori chiedere al farmacista o al medico e leggere l’etichetta.
Il lattosio
Per quanto riguarda il lattosio, non risultano comunicazioni ufficiali relative al quantitativo presente nei farmaci e quindi tantomeno negli integratori.
Il lattosio è ancora molto usato ed è contenuto ad es in molti prodotti utilizzati per disturbi gastrointestinali (intestino irritabile, dispepsia, malattie infiammatorie), in antibiotici e pillole anticoncezionali ed anche in polveri inalatorie.
Chi soffre di intolleranze alimentari, in particolare al lattosio, assumendo prodotti per via orale potrebbe manifestare reazioni avverse ma è bene ricordare che la quantità di lattosio presente nei farmaci è in genere modesta e nella maggior parte dei casi non sufficiente per causare reazioni clinicamente significative nei soggetti intolleranti.
Generalmente infatti i sintomi si manifestano con quantitativi di 12-18 grammi equivalenti al contenuto di 240-350 ml di latte) o raramente di 3 grammi, mentre le quantità presenti nei farmaci sono dell’ordine dei milligrammi (mg).
Leggere la composizione è sempre utile verificando la presenza dei termini lattosio monoidrato, lattosio anidro, lattosio idrato, lattosio spray-dried etc, nomi diversi che indicano diversi trattamenti del lattosio, così come far presente il proprio problema al farmacista e al medico e fare molta attenzione al “fai date”. L’associazione Aili può fornire un prontuario.
Riassumendo: nei farmaci il lattosio come eccipiente è in piccole quantità generalmente ben tollerato, mentre può essere più rilevante il contenuto di lattosio negli integratori alimentari.
Rivolgersi al medico che può decidere cosa si può assumere in base allo stato clinico e al grado di intolleranza. Far verificare al Farmacista la presenza di lattosio.
Naturalmente i produttori seri sono sensibili a queste problematiche e quindi sono oggi disponibili molti prodotti farmaceutici gluten free e lactose free che riportano tale diciture e sono verificabili su prontuari come quello dell’AiC o chiedendo al farmacista di verificare al momento dell’acquisto.
Il farmacista per sua esperienza o accedendo alle banche dati può individuare un prodotto alternativo che contiene gli stessi principi attivi ma altri eccipienti come l’amido di riso, o di mais, oppure amidi modificati da patata (già naturalmente prive di glutine), la cellulosa.
[…] quadro che conferma un’attenzione senza dubbio interessante nei confronti delle problematiche dei celiaci, che possono acquistare prodotti gluten free anche tramite buoni di […]