Parliamo di Intolleranza al lattosio

Parliamo di Intolleranza al lattosio

L’intolleranza al lattosio è la manifestazione principale di un deficit riguardante l’enzima lattasi, che ha come principale compito quello di scindere il lattosio, lo zucchero più importante tra quelli presenti nel latte e nei suoi derivati, in glucosio e galattosio. La mancata azione dell’enzima lattasi determina l’inizio del processo di fermentazione del lattosio nell’intestino.

Per conoscere bene l’intolleranza al lattosio e per affrontarla con gli strumenti giusti è necessario partire dall’analisi dei sintomi. Quali sono? I più evidenti sono il gonfiore addominale, la stanchezza dopo i pasti, il fatto di lamentare frequenti mal di pancia. L’intolleranza al lattosio può manifestarsi anche con continui episodi di diarrea e flatulenza.

Cosa fare quando si riscontra la presenza dei suddetti segnali? Consultare il proprio medico di fiducia, impegnandosi a ricostruire in maniera completa la storia clinica legata ai sintomi. Dopo questo passaggio arriva il momento dell’effettiva diagnosi della condizione, che avviene tramite il breath test.

La procedura si svolge con il paziente che soffia in uno speciale boccaglio, un apparecchio che ha il compito di misurare la quantità d’idrogeno presente nell’aria respirata. Completato questo step il paziente viene invitato a bere un preparato contenente lattosio. Nei 180 minuti successivi deve soffiare a intervalli regolari nello strumento per misurare proprio la quantità d’idrogeno, il cui aumento è segno della fermentazione del lattosio e di deficit a livello digestivo.

Per capire qualcosa di più sull’intolleranza al lattosio è obbligatorio fare dei cenni ai consigli alimentari. Vogliamo cominciare? Possiamo iniziare ricordando che è utile partire riducendo gli alimenti contenenti lattosio fino alla scomparsa dei sintomi, così da avere un’idea chiara delle quantità che si riesce effettivamente a tollerare.

Il passo successivo consiste nel mettere in atto una desensibilizzazione. Cosa significa? Che semplicemente è bene assumere – ovviamente dietro consiglio medico – piccole quantità di lattosio nel corso della giornata, con l’obiettivo di migliorare il livello di tollerabilità generale.

Quali sono comunque gli alimenti che è bene diminuire in quanto contenenti lattosio? Il latte, i dolci realizzati con grandi quantità di burro e latte, i formaggi, la panna, il cioccolato sia al latte sia fondente (fondamentale è l’interazione continua con il medico di fiducia, così da mettere a punto un percorso alimentare ad hoc ed evitare carenze dal punto di vista dell’apporto nutrizionale).

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