sospetta celiachia

Mai togliere il glutine senza una diagnosi

Nel caso in cui gli esami ematici abbiano dato esito positivo non bisogna togliere assolutamente il glutine dalla dieta prima della biopsia intestinale!

Sospetta celiachia: mai togliere il glutine senza diagnosi. Erroneamente molte persone (e a volte anche medici poco informati) consigliano di eliminare il glutine dalla dieta già dopo aver ricevuto esito positivo dagli esami del sangue e dai test genetici per individuare l’eventuale presenza di celiachia. Purtroppo è una cosa sbagliatissima, in primis perché sarà il gastroenterologo a dare la conferma della diagnosi, ma soprattutto così facendo si rischierà di condizionare l’esito della biopsia stessa.

Questo esame è necessario infatti per individuare e valutare lo stato dei villi intestinali. Con la biopsia infatti verrà prelevato un frammento di tessuto al fine di determinare il grado di atrofia dei villi intestinali. La classificazione Marsh prevede diversi gradi di lesione dei villi stessi, che, attenzione, non va confonderla come molti fanno con i “gradi della celiachia” in quanto questi ultimi sono inesistenti, o si è celiaci o non lo si è non esistendo un livello in questa malattia.

Tornando alla classificazione Marsh la stessa è suddivisa in:

  • Lesione di tipo I o infiltrativa: caratterizzata da villi con limiti morfologici nella norma e incremento dei linfociti intraepiteliali
  • Lesione di tipo II o iperplastica: caratterizzata da villi con limiti morfologici nella norma, incremento dei linfociti intraepiteliali e iperplasia degli elementi ghiandolari
  • Lesione di tipo III o distruttiva: caratterizzata da atrofia variabile dei villi associata a iperplasia delle cripte ghiandolari, enterociti di superficie di altezza ridotta con bordi irregolari e vacuoli citoplasmatici, nonché incremento dei linfociti intraepiteliali. In quest’ultimo caso i villi stessi potrebbero anche risultare non più individuabili.

Perché seguire una dieta priva di glutine potrebbe falsare gli esiti della biopsia?

I villi intestinali di una persona celiaca non ancora diagnosticata, subiscono una mutazione in senso negativo, legata all’assunzione di glutine e conseguente risposta immunitaria che porta ad attaccare gli stessi.

Andando a eliminare il glutine prima dell’esecuzione di tale esame si rischia di falsare l’esito in quanto non assumendo più questa proteina dannosa per l’organismo dei celiaci, non vi sarà la risposta immunitaria dell’organismo che attacca il suo stesso intestino, pertanto i villi intestinali a poco a poco torneranno al loro stato originario. Questo rappresenterà si un beneficio per il benessere della persona, ma al contempo potrebbe andare a falsare l’esito della biopsia, evidenziando un danno minore, se non assente, rispetto a quello realmente manifestato in presenza di una dieta che prevede assunzione di glutine.

In conclusione chiunque sia in attesa di una diagnosi ufficiale per confermare l’eventuale celiachia, deve continuare a seguire una dieta libera con consumo di alimenti contenenti glutine, solo così si potrà avere un esito reale nonché una valutazione effettiva del danno a carico dei villi intestinali.

5 Comments

  1. […] una miglior salute dell’apparato digerente ed un aumento dei livelli di energia. Eliminando il glutine dalla propria alimentazione si più propensi a consumare cibi  sani e ad incrementare il consumo […]

  2. […] glutine, in questo modo il dolce può essere consumato anche dagli intolleranti a questa sostanza o dai celiaci. Vi consiglio di dotarvi di una planetaria, uno strumento utile quando occorre impastare molti […]

  3. […] tavola di un celiaco o di un paziente con ipersensibilità al glutine, non è molto diversa da quella di un soggetto non celiaco e le regole di una sana alimentazione […]

  4. […] E’ proprio vero che il miglio è pensato principalmente per i celiaci, ma le caratteristiche nutritive che lo caratterizzano sono tali da renderlo molto apprezzabile anche da coloro che non hanno problemi con il glutine. […]

  5. […] stessa direzione, ossia rendere la Victoria sponge cake compatibile con i regimi alimentari dei celiaci e degli intolleranti al glutine. L’impasto è infatti realizzato con la farina di amaranto, che non contiene la sostanza […]

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